I borghi più belli da visitare in Valpolicella
Oltre il vino c’è di più. La Valpolicella, notoriamente conosciuta per i suoi vini pregiati, ha infatti molto da offrire. Una natura rigogliosa e selvaggia, paesaggi incantevoli, distese di prato incontaminate, verdi colline e ovviamente i suoi vitigni.
Situato nella provincia di Verona, il territorio – che si estende tra la città di Verona e il lago di Garda, il fiume Adige e le Prealpi Orientali -, è composto dai Comuni di Dolcè, Fumane, Marano di Valpolicella, Negrar, Pescantina, Sant’Anna d’Alfaedo, San Pietro in Cariano e Sant’Ambrogio di Valpolicella.
Borghi incantevoli che vale assolutamente visitare grazie alle loro bellezze storiche che vanno da antiche ville ai monasteri, dai santuari alle pieve.
Ecco nel dettaglio i 5 borghi più suggestivi della Valpolicella.
1. Sant’Ambrogio di Valpolicella. Considerato uno dei borghi più belli d’Italia, Sant’Ambrogio si trova a circa 18 chilometri da Verona. Famosa è la sua Pieve di San Giorgio, una chiesa rurale conosciuta anche come pieve di San Giorgio Ingannapoltron. La chiesa e il chiostro sono di stile romanico risalenti all’epoca dei Longobardi e costruiti probabilmente su un luogo precedentemente adibito al culto pagano, risalente all’VIII secolo. Realizzati in marmo, richiamano la tipica atmosfera medievale. A colpire è la terrazza, da cui è possibile ammirare la vista su Verona e sul Lago di Garda. Ancora oggi il borgo di Sant’Ambrogio di Valpolicella è famoso per le industrie del marmo e del granito, estratti e lavorati direttamente sul territorio.
2. Soave. Celebre soprattutto per la produzione dell’omonimo vino, si narra che la delicatezza del suo gusto abbia ispirato Dante Alighieri nel dare il nome al borgo. Assolutamente da percorrere la strada del vino Soave, itinerario turistico di degustazione del vino di circa 50 chilometri che attraversa vigneti, castelli, pievi e cantine di 13 comuni, produttori del vino Soave di Denominazione D’origine Controllata. Il sito storico e culturale più visitato del territorio è il Castello Scaligero, imponente fortezza che, tra le sue mura, circonda e protegge il centro storico del borgo.
3. Molina. Piccolo borgo medievale la cui risorsa principale è l’acqua, Molina è nota principalmente per il suo meraviglioso Parco delle Cascate ricco appunto di piccole cascate, fiumi, laghetti e una vegetazione molto rigogliosa. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di numerosi mulini che, un tempo, utilizzavano l’acqua per macinare cereali o lavorare la lana. Il borgo, però, è anche un esempio meraviglioso di architettura in pietra della Lessinia. Da visitare il Museo Botanico, situato dietro la chiesa, dove sono coltivate piante molto rare.
4. Sant’Anna d’Alfaedo. È qui che si trovano le antiche origini della Valpolicella, rocce risalenti al Giurassico, scavate, nei secoli successivi, dagli abitanti per estrarre la famosa pietra della Lessinia usata nelle costruzioni degli edifici. Da queste cave sono emersi anche fossili di squali, tartarughe e mosasauri di importanza eccezionale, oggi conservati nel bel Museo Paleontologico di Sant’Anna. Nei dintorni si può ammirare il Ponte di Veja, un arco naturale in pietra grande circa 50 metri e scavato dall’acqua nel corso dei secoli.
5. Fane. Frazione di Negrar, è da qui possibile «riveder le stelle», per restare in tema Dante. A Fiamene, tra Fane e la Lessinia, si trova infatti l’Osservatorio astronomico. La località è a 700 metri d’altezza e la caratteristica del sito, con un’ottima visuale a 360° e bassa umidità, consente di scorgere in serate serene la Via Lattea. Un vero spettacolo per gli occhi e per l’anima.